Giovanni II, il ventesimo Vescovo di Calvi
Il ventesimo Vescovo di Calvi fu un certo Giovanni II.
Il suo nome apparve in una vicenda sconvolgente.
Nell’897 papa Stefano VI allestì “il sinodo del cadavere”, riesumando il corpo imbalsamato del suo predecessore, papa Formoso.
Questo atto macabro e clamoroso si tenne nella Cattedrale di San Giovanni in Laterano.
La salma, estratta dalla tomba in cui riposava da nove mesi, fu rivestita dei paramenti pontifici e collocata sopra un trono nella sala del concilio.
A fianco del cadavere sedeva un diacono tremante, che doveva fargli da difensore.
L’avvocato di papa Stefano VI, rivolgendosi verso quella mummia orribile, si alzò e presentò le accuse.
Successivamente, il papa vivente, con furore insano, chiese al morto:
“Perché, uomo ambizioso, hai tu usurpato la cattedra apostolica di Roma, tu che eri già vescovo di Porto?”
L’avvocato di Formoso addusse qualcosa in sua difesa, sempre che l’orrore gli abbia permesso di parlare.
il cadavere fu riconosciuto colpevole e condannato.
Il sinodo sottoscrisse l’atto di deposizione e dannò il papa in eterno.
Inoltre, decretò che tutti coloro ai quali egli aveva conferito gli ordini sacerdotali, dovessero essere ordinati di nuovo.
L’annullamento degli atti del processo contro Formoso
I paramenti furono strappati di dosso alla mummia.
Le tre dita della mano destra, usate per le benedizioni, gli furono recise.
Poi, con urla selvagge, trascinarono i resti di Formoso fuori dalla sala e li gettarono nel Tevere in un’orgia macabra.
Dunque, il nostro Vescovo Giovanni II, insieme ad altri, sottoscrisse gli atti di questo Concilio.
Nel popolo romano l’orrore e l’indignazione fu tale da generare una rivolta popolare.
Lo stesso papa Stefano VI fu catturato e deposto.
Imprigionato a Castel Sant’Angelo, nel mese di ottobre fu strangolato.
Successivamente, insediarono papa Giovanni IX.
Il sommo pontefice convocò un nuovo concilio per riabilitare Formoso.
Claude Fleury riportò che “interrogato Giovanni Vescovo di Gales o Cales, rispose che vi assistette, ma per forza“.
Papa Giovanni IX annullò tutti gli atti del processo contro Formoso dandoli alle fiamme.
I prelati presenti al precedente sinodo furono perdonati in quanto costretti sotto minaccia, mentre i promotori subirono la scomunica.
Bibliografia:
1) Mattia Zona, Il Santuario Caleno che contiene le memorie sacre della chiesa di Calvi apostolica, Napoli 1809
2) Antonio Ricca, Osservazioni del Barone A. Ricca sulle risposte del signor Zona, Tomo II, Napoli 1835
3) Claude Fleury, Histoire ecclésiastique, précédée du Discours sur cette histoire, Tomo X 1691
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