Le due missioni su Montecassino

Le due missioni su Montecassino

Tra il 1943 e il 1944, a Montecassino si combatté la più grande battaglia terrestre d’Europa.

L’aspro e cruento scontro tra gli Alleati e la Wehrmacht fu giudicato da molti tedeschi “più feroce di Stalingrado”.

Nella seconda decade di maggio, la Quinta Armata incaricò il 324° FG di stanza a Pignataro Maggiore di intervenire.

L’obiettivo era di appoggiare le truppe anglo-americane bloccate ai piedi dell’Abbazia di Montecassino.

On 12 May, the 5th Army specifically requested the 324th FG, known for the accuracy of its bombing, to attack German positions on Monastery Hill with phosphorus and fragmentation anti-personnel bomb cluster.” (1)

Il 12 maggio 1944, 24 “Warhawk” decollarono da Pignataro Maggiore armati con una combinazione di bombe al fosforo e frammentazione.

Gli aeromobili riuscirono a piazzare più di cinque tonnellate di esplosivi sulle postazioni nemiche con precisione millimetrica.

La missione permise alle truppe attaccanti di compiere significativi progressi nell’avanzata.

Inoltre, non provocò perdite fra i soldati alleati considerando che si trovavano a meno di 300 metri dai nemici.

L’operazione fu condotta in condizioni particolarmente difficili per la limitata visibilità, per la veemente reazione idei cannoni contraerei (FlaK) e per l’intenso fuoco di sbarramento delle armi di piccolo calibro.

Fighting their way through bad weather and heavy ground fire, 24 P-40 pilots dropped more than five tons of bombs with pinpoint accuracy, effectively eliminating German resistance without harming friendly troops just 300 yards away.” (1)

L’altra azione di guerra

Immediatamente dopo, altri 12 P-40 si alzarono in volo dall’aeroporto di Pignataro Maggiore.

La formazione doveva colpire una concentrazione di truppe in uno stretto canalone.

Tale compito era particolarmente delicato perché gli anglo-americani si trovavano a soli 70 metri di distanza dal bersaglio.

I piloti del 324° FG sganciarono bombe da 500 libbre con grande precisione.

In aggiunta, effettuarono tre passaggi mitragliando le postazioni nemiche.

L’attacco immobilizzò i soldati tedeschi.

I crucchi si arresero senza opporre resistenza alle avanzanti truppe alleate.

Then 12 more Warhawks came in a narrow gully on the hill. Again, the enemy threat went up in clouds of smoke and rubble, and at last Allied troops were able to clear the barrier at Monte Cassino.” (1)

Due giorni dopo

Il 14 maggio 1944, otto P-40 del 314° FS decollarono alle 14:15 da Pignataro Maggiore.

La missione prevedeva l’appoggio ravvicinato alle truppe nell’area denominata in codice “Banshee“.

Gli aeroplani erano armati con bombe da 500 libbre e cluster di bombe a frammentazione.

Giunti sulla verticale della zona di guerra, effettuarono un pattugliamento per circa un quarto d’ora.

Alle 14:45, il controllo da terra ordinò di attaccare il bersaglio alternativo posto nell’abitato di Castellonorato, frazione di Formia.

Il bombardamento vide i piloti del 314° piazzare ben cinque colpi diretti sull’obiettivo, mentre tre bombe finirono “lunghe”.

Fu notata una grossa esplosione nel centro della cittadina e colonne di fumo nero si alzarono dalla zona colpita.

Alle 15:30, sette Curtiss degli otto partiti atterrarono a Pignataro Maggiore.

Un P-40F, pur in assenza di aeroplani nemici e di reazione antiaerea, si schiantò al suolo.

L’abbattimento del pilota Arthur H. Hansen

Il sottotenente (Second Lieutenant) Arthur H. Hansen era nato il 24 aprile 1919.

Il 14 maggio 1944 non rientrò nella base area dell’alto casertano.

Il pilota, ai comandi del cacciabombardiere matricola 42 / 11009, volava in seconda posizione nella parte superiore del 314° squadrone.

L’obiettivo della missione era stato indicato dal capo squadriglia.

il tenente Hansen volava in una buona posizione al momento della disposizione della formazione in diagonale destra.

Ma quando il sottotenente Odell J. Johnson si allontanò dal bersaglio, quest’ultimo non vide il collega da nessuna parte.

Immediatamente, lo contattò via radio ma lui non rispose alla chiamata.

Fu l’ultimo a sentirlo o vederlo tra Formia e Minturno.

Secondo un’altra fonte, alle 14:50, un aereo identificato come un P-40 fu avvistato mentre procedeva diretto a nord, alla quota di 3.500 piedi, prima che sparisse dalla vista.

Questo è il rapporto stilato il 17 maggio 1944 dell’aviatore Odell J. Johnson:

  1. Lt. Hansen was flying #2 position in the top section for 8 P-40s of the 314th Fighter Sq.
    The target had been called by the flight leader.
    Upon calling echellon right Lt. Hansen was flying a good position.
    I peeled off on the target and on the join up Lt. Hansen was nowhere in sight, I immediately called him by radio but Lt. Hansen never answered my call.
    That was the last heard or saw of him.
    We started out bomb run at 8,000 ft and pulled up at 3,000 ft. (2)

Il pilota fu decorato con la Purple Heart e l’Air Medal.

Il suo nome appare sul muro dei dispersi del Cimitero Americano di Nettuno.

In aggiunta, una lapide ricorda il suo sacrificio al Cottonwood Cemetery nella contea di Falls in Texas.

Montecassino

Il tenente Stanley Hart

Alle vicende belliche del 12 e 14 maggio 1944, partecipò anche Stanley Hart con l’aereo numero 39.

L’allora tenente Stan Hart era originario di Bartley, un comune situato nello Stato del Nebraska, nella Contea di Red Willow.

Nel secondo conflitto mondiale, giunse in Italia come rimpiazzo, insieme ad altri sette giovani piloti.

Immediatamente, fu impegnato in missioni di bombardamento, ricognizione armata e appoggio ravvicinato alle truppe lungo la linea del fronte.

Dopo aver prestato servizio a Pignataro Maggiore e in altri aeroporti, fu trasferito nell’agosto del 1944 a Ghisonaccia in Corsica.

Rientrò negli Stati Uniti nel febbraio 1945 alla fine del proprio turno di servizio al fronte.

Grazie alla sua disponibilità ed all’archivio personale che ha messo a disposizione, è stato possibile ricostruire le vicende qui esposte. (3)

Stan Hart è stato decorato con la Legion d’onore, la massima onorificenza attribuita dalla Repubblica Francese.

Il suo 324° Fighter Group si guadagnò sul campo una Distinguished Unit Citation (una delle più alte onorificenze militari delle forze armate statunitensi) per le missioni effettuate il 12 e il 14 maggio sull’Abbazia di Montecassino.

Bibliografia:
1) Carl Molesworth, P-40 Warhawk Aces of the MTO, Washington 2001
2) Missing Air Crew Report (MACR) n. 4791
3) A. Alberti – S.D. Merli – Cieli Italiani, Primavera 1944 – Storia Militare- dicembre 2012

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